Con la musica. Note e storie per la vita quotidiana, di Pietro Leveratto
Sellerio, Palermo, 2014
Recensione di Luca Zoccolan
Ci sono diversi libri, che in grande stile “effetto placebo”, suggeriscono ascolti musicali come se saziarsi delle note giuste possa divenire una sorta di dieta sonora da seguire quotidianamente per il raggiungimento di un benessere psicofisico su misura.
Così, dapprima, leggendo il sottotitolo di questo saggio, “note e storie per la vita quotidiana”, pensavo ci si imbattesse in una di quelle letture forzate dove il lettore viene bombardato da accuratissime selezioni discografiche pronte all’uso per ogni tipo di malessere: mal di testa, mal di mare, mal d’amore. Insomma: ricette musicali anche ben confezionate, ma pronte per essere sfoderate dai grandi amanti dell’auto guarigione. Tutta un’altra cosa invece!
Già dalle prime pagine di Con la musica s’intuisce di essere al cospetto di un libro di valore che non sdegna di lasciarci un’impronta culturale propria dei migliori trattati musicologici.
Considerando che spesso le storie musicali e gli intrecci esistenziali dei grandi compositori hanno abbracciato periodi storici o culturali differenti, ma specifici, il pregio e l’abilità dell’autore Pietro Leveratto stanno nel saper presentare in una sintesi efficace e pregnante scorci musicali senza tempo (incluse le vite e gli aneddoti più curiosi e intriganti di artisti compositori e non solo) che in ogni epoca, in ogni genere e in ogni luogo hanno saputo lasciare un segno indelebile nel complesso mondo sonoro.
Un libro che si serve dell’escamotage del quotidiano solo per avvicinarci, con sguardo più umano e attento, al cuore e allo spirito di interpreti del musicale, che con le loro opere, hanno messo a nudo piccoli frammenti dei propri intricati enigmi esistenziali. Ecco che ogni situazione e ogni particolare stato d’animo si sposano perfettamente con un ascolto che può divenire spunto di riflessione anche per colui che è stato travolto dal violento impatto della modernità e della mondanità.
I cittadini giapponesi lavorano più di cinquanta ore la settimana con un incremento esponenziale dei casi di suicido; l’autore ci consola e ci rammenta che un pigmeo Aka della foresta pluviale africana lavora circa due ore al giorno e impiega il tempo restante della sua giornata a cantare e raccontare storie al proprio gruppo famigliare! Continuano a sostenere che l’aereo sia il mezzo più sicuro eppure la paura di trovarsi fra le nuvole e piuttosto comune e persino un temerario della musica “il duca bianco”, l’autore di Helden (Heroes in tedesco), David Bowie, mancato a malincuore recentemente, come ci ricorda l’autore smise di volare dopo essersi imbattuto in una tempesta nei cieli di Cipro.
I protagonisti dell’universo sonoro citati dall’autore in questo saggio in sostanza sono portavoce e riflesso degli stati d’animo e delle fragilità dell’essere umano più ordinario che tra mode, vicissitudini e processi epocali e culturali differenti si è lasciato trasportare dallo “spirito del Tempo”.
Questo libro si rivolge a chiunque desideri possedere una preziosa enciclopedia a portata di mano che guidi all’ascolto con coscienza, essenzialità e puntualità senza troppi orpelli analitici.
Le pagine di questo scritto, grazie all’eleganza e alla poetica del suo autore che ci offre una qualità letteraria al limite del romanzesco, rara in uno scritto musicale che spesso tende verso uno storicismo dai toni più asciutti e freddi, non potranno che arricchire la colonna sonora di ciascun individuo che ogni giorno, pur non essendo un affermato artista, compone i frammenti della propria vita comune.
Anche il musicoterapista, che è tenuto a mettere insieme e talvolta a ricomporre i pezzi sonori degli individui che ricorrono alla sua creatività e al suo ingegno, potrà scoprire in Con la musica uno strumento pratico in grado avvicinarlo meglio all’identità musicale dell’altro.