Oltre il Confine

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Oltre il Confine

promozione bando-2

La Fondazione Dravelli, soggetto attuatore del progetto Oltre il Confine ha due principali rami di attività: da un lato l’accoglienza e l’integrazione di comunità migranti, dall’altro la formazione e la promozione sociale e culturale.
Spesso queste azioni si incontrano e si mescolano dando origine a progetti come “Oltre il Confine”.
Il progetto nasce anche da uno studio del territorio di Moncalieri dove è interessante rilevare come, nella fascia giovanile, gli stranieri arrivino a rappresentare il 16% della popolazione giovanile complessiva – dato rilevante nella definizione dell’offerta ricreativa e culturale proposta.
L’area di intervento del progetto è quella dell’integrazione culturale, promuovendo l’incontro e il confronto fra gli abitanti del territorio con diverse provenienze geografiche attraverso iniziative di carattere culturale in spazi cittadini accessibili a tutti senza avere, sempre, il tramite di una comunità organizzata, con le difficoltà che questo comporta, per dare spazi di espressione culturale e i conseguenti effetti di riduzione del disagio e aumento della coesione sociale.
La musica come linguaggio universale per l’aggregazione
La creazione musicale come incontro:
I campi dell’esperienza musicale
l’ascolto (funzione sociale; riconoscimento della struttura formale;
interpretazione semantica)
musica d’insieme e da camera vocale e strumentale
prassi esecutiva e repertorio d’orchestra
l’invenzione e la composizione (attività di ri-creazione e creazione musicale)
l’impiego degli strumenti (valore educativo degli strumenti; strumenti
convenzionali e non convenzionali)
raccolta, mappatura e valorizzazione delle esperienze di vita quotidiana e di migrazione, usando la fotografia, lo storytelling, il cibo, il cinema.
individuazione delle figure di riferimento creativo fra le comunità straniere e italiane.
aggregazione dei gruppi, serata con giochi di ruolo sull’identità e la lotta ai pregiudizi
predisposizione delle serate: “Quale musica ascolti?” , “Racconta con una foto la tua vita nel quartiere ”
costruzione con studenti delle scuole, cittadini italiani e stranieri di una mappa visiva del quartiere.:
la cultura come stile di vita per raccontarsi e conoscersi
l’uso degli strumenti espressivi e artistici come vettore di conoscenza e facilitazione al dialogo:
raccontare insieme luoghi di vita quotidiana delle persone.
creare insieme una programmazione culturale a partire dai bisogni delle comunità.
conoscere il quartiere insieme con l’utilizzo dei social media e delle mappe multimediali
la creatività visiva per raccontare i confini
la gestione psicosociale dei gruppi di giovani attraverso i giochi di ruolo
costruzione dell’identità comune e delle differenze tramite giochi di ruolo e analisi comparata delle diverse modalità di divertimento, condivisione e socializzazione attraverso il linguaggio della musica, del canto, del teatro.
la recitazione amatoriale interculturale come metodologia per scoprire pregiudizi e stereotipi
il linguaggio del corpo come mezzo universale, la comicità teatrale come mezzo per conoscere altre culture, il teatro come gioco intergenerazionale:
esercizi di contato fisico con se e con gli altri per facilitare la conoscenza e la maggiore consapevolezza del proprio corpo;
esercizi di improvvisazione teatrale per sviluppare la fantasia e l’immaginazione;
giochi teatrali che aiutino a superare la propria timidezza e mettersi sempre in discussione;
lavoro sulla voce e sulla capacità espressiva;
esercizi che favoriscano l’ascolto dell’altro
l’interpretazione teatrale per mettersi nella pelle dell’altro;
improvvisazioni di strada per saper affrontare situazioni che possono capitare ogni giorno.