TITOLO: Nonno Bach. La musica spiegata ai bambini.
AUTORE: Ramin Bahrami
CASA EDITRICE: Bompiani, Milano, 2015
Recensione a cura di Luca Zoccolan
È la storia ad annoverare Johann Sebastian Bach fra i più geniali e inusuali protagonisti dell’arte musicale. Con le sue opere e il suo originale modo di concepire la composizione e il comporre ha saputo consacrare un genere musicale (quello classico) pur sconfinando in una varietà di stili e di forme che fanno del sommo artista un vero e proprio cosmopolita della musica.
Uno sguardo troppo superficiale e parziale rischia di etichettare il gesto (o filone) compositivo bachiano, ricco di quelle geometrie contrappuntistiche fra imitazione e modulazione armonica, in un errato semplicistico binomio sacro e metafisico che tende a renderci quasi inavvicinabile la figura del Bach uomo.
Alla sua figura tanto rigorosa quanto virtuosa è stato infatti troppo spesso accostato esclusivamente un alone mistico-religioso dal sapore quasi dogmatico, tralasciando la spinta vitale e mondana che muoveva l’animo irrequieto di questo musicista capace di godere di ogni esperienza del suo tempo e di impreziosire la sua vita con ben due mogli e dieci dei suoi figli sopravvissuti.
Questa distanza viene colmata grazie all’espediente letterario proposto dal concertista Ramin Bahrami, grande interprete della musica di Bach che, in veste di scrittore, propone un ruolo inedito per il compositore della nona sinfonia. Quale? Quello di nonno. È una scelta voluta dall’autore che esprime coerentemente l’affetto e l’ammirazione per l’artista che è divenuto compagno dei suoi studi e delle sue riflessioni sulla musica, ma soprattutto sulla vita. Perché un nonno non è un padre, non ha più nulla da insegnare, ha soltanto da raccontare e da trasmettere, è la voce forse scomoda ma sincera di chi ha vissuto, di chi ha visto, di chi ha compreso restando ora un testimone silenzioso, attento e premuroso anche per chi verrà dopo di lui.
Le domande, talvolta irriverenti, che il bambino odierno rivolge a Bach, che si definisce “il nonno della musica”, fanno da specchio al profondo dialogo interiore che negli anni si è instaurato fra Bahrami e il suo amato compositore.
Anche la nota critica dell’autore per bocca di nonno Bach rivolta al mondo moderno, sedotto dagli eccessi dell’era mediatico-digitale e dai soprusi della violenza, in quest’ottica assume un valore aggiunto e possiamo comprendere quanto lo scrittore di questo illuminante libro, anche per il proprio vissuto di guerra e di sofferenza, sia autorizzato a scuoterci dal torpore con queste parole:
(…)“è importante trovare qualcuno che ci guidi verso la musica, la pittura,la letteratura. Possono farlo i nostri genitori, la famiglia…la scuola e gli insegnanti”(…)
Aggiungerei le arti terapie e la musicoterapia in particolare che, per la sua posizione anticonvenzionale e multidisciplinare, ci offre ogni giorno, anche attraverso laboratori talvolta sperimentali e inusuali, anche l’opportunità di far scoprire o rivivere lo spirito dei grandi compositori come Bach che puoi trovare nella successione armonica di una canzone dei Beatles come in un assolo di chitarra elettrica dei Metallica dove si può nascondere astutamente una Fuga tipica del mitico Sebastian!