Arte, Mistica, Comunità
Arte, Mistica, Comunità è il titolo di un convegno nato nel 2019, ideato e curato da Veronica Caciolli e tenutosi a Villa Vrindavana a San Casciano (FI).
Il convegno intendeva affrontare il denso e talvolta inaspettato rapporto tra arte contemporanea e spiritualità, attraverso una vasta prospettiva multidisciplinare: dalle arti visive alla musica, dalla performance al cinema, dalla critica al collezionismo, dalla religione alla filosofia.
Gli illustri ospiti del panorama italiano e internazionale come Marco Bagnoli, Martin Gurvich, Marco Luceri, Giacomo Marramao, Archivio Luigi Pericle, Fabio Pianigiani, Claudio Strinati, Virginia Zanetti e la stessa curatrice, sono entrati nelle pieghe di un tema fluido, stratificato e sfuggente, che oscilla tra la minaccia della propria sparizione e la sua urgenza.
Da sempre la produzione artistica si rivolge alla realtà e all’invisibile, fino a porsi nei tempi più recenti come interprete e strumento di critica e trasformazione sociale.
Se stiamo vivendo in una costante condizione di panico (Anderson, 2019) e di auto sfruttamento (Han, 2015) alla resa stanca e a portata di mano, il “noi” come nuovo soggetto e la ricerca nelle profondità dello spirito, divengono atti rivoluzionari e poetici, descritti da forme, missioni e relazioni simboliche.
I temi del convegno richiamano questioni ampiamente trattate da differenti personalità del panorama culturale, che rendono interessante una sua proposta biennale, quest’anno leggermente slittata agli inizi del 2022.
La cornice del Musec, Museo delle Culture di Lugano è particolarmente efficace per accogliere le differenti posizioni disciplinari nei loro reciproci sconfinamenti. La presente edizione accoglie un numero più elevato di figure internazionali: accanto a Francesco Paolo Campione, direttore del Musec Lugano, Riccardo Bernardini, segretario scientifico della Fondazione Eranos, Giorgio Bedoni, psichiatra e curatore, siedono Marco Pasi dell’Università di Amsterdam, la regista Halina Dyrschka, la curatrice Jessica Hundley e gli artisti Suzanne Treister e Yuval Avital.
Questi nuovi ospiti mostreranno la fondamentale capacità epistemologica dell’arte, così come la necessità di ricorrervi da altre prospettive. Le varie ricerche che saranno divulgate durante le due giornate del convegno mostreranno inoltre come lo sfondo su cui esse agiscono sia sempre collettivo: non solo nella sua dimensione di referente intrinseco, ma come necessario collaboratore di coscienza sul mondo, per condurre eventualmente a un cambiamento.
-Human Signs di Yuval Avital è una sinfonia di voci avviata dall’artista nel periodo del lockdown, un progetto internazionale che ha avvicinato le persone attraverso il valore catartico del canto.
-Giorgio Bedoni indagherà i motivi della rinnovata fascinazione di critica, collezionismo e pubblico per la così detta Art Brut e l’Outsider Art, forme tradizionalmente prodotte da artisti autodidatti o psichiatrici.
-Riccardo Bernardini ci introdurrà all’arte mistica di Olga Fröbe-Kapteyn, fondatrice dei Convegni di Eranos.
-Paolo Campione metterà in luce la funzione sciamanica di Wassily Kandinsky.
-Halina Dyrschka ci mostrerà l’opera recentemente riscoperta dell’artista e medium, Hilma af Klint.
-Jessica Hundley esporrà i rapporti tra divinazione, astrologia e stregoneria con le arti visive.
-Marco Pasi illustrerà la spinta esoterica nell’arte moderna.
-Suzanne Treister ripercorrerà il proprio lavoro dagli anni Ottanta ad oggi, tra alchimia e tecnologia.
In convegno è d’altronde in sintonia con un rinnovato interesse artistico, scientifico, popolare, per quel tipo di conoscenza fino a oggi “respinta” (Hanegraaff, 2012) dal pensiero tipicamente illuminista.
La posta in gioco che si desidera far affiorare anche in questa seconda edizione del convegno infatti, non è soltanto estetica, ma etica e politica.
Dal 1 febbraio sul sito del museo verrà diffuso il link Zoom per partecipare: www.musec.ch